Il latte è una bevanda di origine animale; solitamente, con riferimento a quello prodotto dalla mucca, ha un sapore naturalmente dolciastro e un odore tipico molto delicato. Sicuramente è la prima scelta per le nostre colazioni; accompagnato con del caffè, dei biscotti, una spremuta o dell’altro cibo, ci permette di soddisfare il fabbisogno energetico della mattinata. Il consumo di latte è alto, però, anche durante il resto della giornata: come bevanda fresca a merenda o caldo per conciliare il sonno la sera, magari addolcito con un cucchiaino di miele.
Un bicchiere di latte è composto da numerosi e importanti nutrienti che permettono di definire questo un alimento completo e sano, fatta eccezione per l’apporto di ferro, di cui è privo. L’assunzione di latte è fondamentale nei primi anni di vita per la crescita e utile anche in età adulta per mantenere forte il corpo. Ne esistono tante varietà, adatte alle diverse esigenze alimentari e ai diversi gusti, e per questo è utile essere informati. Scoprite insieme a noi tutti i segreti di questo alimento fondamentale.
IL LATTE: DA COSA È COMPOSTO
E’ una bevanda con un grande potere dissetante ed è composto all’80% di acqua ma contiene il giusto apporto di sali minerali, calcio, vitamine idrosolubili e iposolubili, grassi e proteine. Inoltre, i grassi contenuti nel latte sono altamente digeribili perché hanno il vantaggio di presentarsi suddivisi in parti piccolissime favorendo il transito intestinale.
E’ quindi un alimento che va bene a qualsiasi età e, anzi, fino a 30-35 anni contribuisce insieme ai suoi derivati (formaggi freschi o stagionati, yogurt, mozzarella, etc) a mettere da parte quelle risorse di calcio che saranno sempre utili, in particolare per gli anziani, soprattutto donne che dovranno contrastare l’osteoporosi. Il calcio e la vitamina D infatti sono alla base della salute di ossa, denti, muscoli e altri tessuti. Il latte contiene anche una parte di zuccheri, il lattosio, che solo in questo alimento è presente tra quelli in natura ed è utile per il buon equilibrio intestinale. Il lattosio viene infatti prodotto nelle ghiandole mammarie dei mammiferi ed è per questo impossibile da trovare altrove, anche se viene impiegato, a livello industriale, nella fase di lavorazione di alcuni alimenti come, ad esempio, insaccati e dolci vari.
LATTE E INTOLLERANZE
Le persone che soffrono d’intolleranza ai latticini non possono assumere lattosio e sono costretti a usare il latte al quale è stato tolto grazie all’aggiunta dell’enzima lattasi, in grado di scindere il lattosio e che si trova facilmente in commercio come latte delattosato. Il latte delattosato resta, nonostante tutto, nutriente come il latte tradizionale e il latte vaccino. Le uniche differenze si possono riscontrare nel gusto, maggiormente dolce quello del latte senza lattosio, proprio a causa del fatto che questo zucchero una volta scisso produce altri due zuccheri, il galattosio e il galattosio.
Se risultate intolleranti al lattosio, dunque, non è detto che dobbiate rinunciare a latte e derivati. Esistono infatti tantissimi prodotti, come formaggi, gelati e altro, trattati e privi, o con un basso livello di zucchero del latte.
Se avvertite i primi sintomi dell’intolleranza, recatevi subito dal vostro medico e sottoponetevi se necessario ad un test idoneo, in modo da fare una giusta prevenzione.
TIPOLOGIE DI LATTE
La definizione di latte, preso come alimento naturale e che è stata data dal Ministero della Sanità, lo descrive come prodotto della secrezione mammaria normale, ottenuta mediante una o più mungiture, senza alcuna aggiunta o sottrazione.
Esistono diversi tipi di latte alimentare che possiamo trovare nei supermercati, nei più svariati contenitori, e che vanno incontro alle esigenze dei consumatori. Esistono infatti latte a basso contenuto calorico, come il latte completamente scremato, oppure il latte con l’aggiunta di proteine e acidi grassi Omega 3.
In commercio quindi troviamo il latte fresco pastorizzato che ha una durata di 6 giorni a partire dal trattamento termico. Dalla data di acquisto deve essere conservato in frigorifero a una temperatura tra 0° e +4°C. Il processo di pastorizzazione consiste nel riscaldare il latte dai 74° ai 76° per circa 15 secondi e poi farlo scendere repentinamente a valori compresi tra i 2° e i 6°. C’è anche la denominazione di “alta qualità” quando contiene almeno il 15% di proteine rimaste allo stato naturale, quindi non modificate dalla pastorizzazione, e vanta standard igenico-sanitari a cui sono sottoposte le stalle. Un consiglio? Andrebbe ingerito dopo averlo leggermente riscaldato, lasciandolo quasi tiepido per non ridurre il contenuto in proteine, vitamine ed enzimi, che già sono stari ridotti dal suddetto trattamento.
LATTE UHT
C’è anche il latte con la dicitura “UHT” (“Ultra High Temperature”) il quale è sterilizzato, e che può avere una durata massima di 90 giorni da quando è stato confezionato (anche a temperatura ambiente). Anche questo si conserva in frigo e va consumato prima dei 4 giorni una volta aperto. Anche il latte UHT viene riscaldato, però a temperature più alte (da un minimo di 115° a massimo di 135°) per un periodo anche di 20 minuti e quindi raffreddato. Con questo trattamento il colore del latte diventa di un bianco leggermente più scuro ed è come se fosse già stato cotto, perdendo sia parte delle vitamine che delle proteine, ma in compenso ha una lunga conservazione.
Il latte lo troviamo in commercio anche intero, parzialmente scremato e scremato, sempre con la dicitura UHT. Quello intero conserva tutte le caratteristiche organolettiche del latte pastorizzato e contiene, per 100 gr. di prodotto, circa 60 calorie, una buona parte di calcio e almeno il 3,5% di grassi circa.
Il latte invece parzialmente scremato e quello completamente scremato sono stati in parte privati dei grassi e ne contengono rispettivamente, sempre per 100 gr. di prodotto, 1,8 e 0,2 gr. ma rimane il contenuto di calcio, con un leggero aumento degli zuccheri e della parte acquosa. Per chi segue una dieta ipocalorica è consigliato il latte scremato in quanto è considerato “light”. La scrematura consiste, in poche parole, nella separazione della parte grassa del latte, ovvero della panna.
La maggior parte del latte in commercio subisce, tra le varie fasi, un processo di omogenizzazione che consiste letteralmente nel frantumare in parti microscopiche i grassi, in modo da disperdere finemente i grassi in soluzione per prevenire l’affioramento della crema.
L’unico latte che non subisce nessun trattamento è quello “crudo“, cioè quello appena munto, il più ricco di tutti i nutrienti sopra elencati, che si potrebbe acquistare direttamente dal produttore. L’unica accortezza per questo tipo di latte è quella di farlo bollire per circa 2 minuti, in modo da eliminare eventuali batteri. Ha un gusto molto deciso (si sente il sapore e l’odore in modo persistente) e da un senso di sazietà che dura diverse ore. E’ solitamente consigliato in sostituzione del latte materno perché molto sostanzioso, e per le persone particolarmente debilitate, anche se la digeribilità del latte crudo è minore.
IL LATTE: L'ALIMENTO IDEALE PER GRANDI E PICCINI
Passato il primo anno, il latte non deve mancare nella loro alimentazione in fase di sviluppo, in quanto insostituibile fonte di vitamine (A, gruppo B, ecc), carboidrati, zucchero (lattosio e glucosio), proteine (caseina) e sali minerali (calcio e fosforo), ma anche microelementi (zinco, selenio, ecc.). La composizione del latte lo rende infatti l’alimento ideale per essere gustato a colazione, per fare il pieno di energie e imparare un gesto quotidiano utile per il proprio benessere.
Ma i benefici non riguardano solo il bambino. Per gli anziani è importante bere latte perché aiuta a mantenere i muscoli tonici, allo stesso modo degli sportivi, che possono recuperare le energie grazie agli zuccheri in esso contenuti e alle proteine, che sono naturali “riparatori” della muscolatura sottoposta a stress fisico.
Un’alimentazione bilanciata prevede una quantità di latte pari a 220 ml al giorno fin da piccoli, per avere benefici durante tutto il corso della vita. Anche chi soffre di intolleranze o deve tenere sotto controllo il peso o i livelli di colesterolo, non è detto che debba rinunciare alle proprietà benefiche di questo ottimo prodotto alimentare: seguendo i consigli del medico, può orientarsi su prodotti light e delattosati, più leggeri come componenti e gusto e più facili da digerire, così da trovare il rapporto adeguato di latte da inserire nella propria dieta.