Volete preparare un dolce leggero ma sfizioso da servire al cucchiaio? Magari un dessert fresco e delicato, accattivante per occhi e palato? Allora dovrete assolutamente provare la ricetta del biancomangiare preparato con il Latte Zymil Buono Digeribile.

Il biancomangiare è un delicatissimo dessert dall’aspetto lucido, dalla consistenza cremosa e dal gusto delicato a base di latte; generalmente accompagnato alle mandorle tostate, questo dolce è perfetto da servire a fine pasto. La ricetta è oltretutto leggerissima perché senza uova e il risultato finale non potrà che sorprendervi.

Questo dolce in apparenza molto semplice ha origini piuttosto lontane, ma si sa, la cucina non conosce confini e questa delizioso dessert è ormai preparato in ogni dove. La ricetta che abbiamo deciso di proporvi è incredibilmente facile e velocissima da realizzare, inoltre della stessa ne esistono alcune varianti e potrete decidere voi quale tradizione culinaria potrà soddisfare i vostri gusti. La versione che abbiamo scelto per voi prevede pochi ingredienti facilmente reperibili come latte, panna, scorza di limone, amido di mais, mandorle, zucchero integrale e gelatina. Allora cosa state aspettando? Correte a preparare il vostro irresistibile biancomangiare!

Vi consigliamo di preparare questa ricetta utilizzando il latte della linea Zymil, una gamma di prodotti pensata appositamente per chiunque soffra di intolleranza al lattosio o semplicemente preferisca fare a meno di questo elemento nella propria dieta.

Preparazione

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    Per prima cosa mettete in ammollo i fogli di gelatina in un recipiente di acqua fredda per 5 minuti. In seguito, tritate le mandorle con lo zucchero integrale e aggiungete il tutto in una ciotola con il latte freddo. Coprite la ciotola e lasciate riposare per circa 60 minuti. Filtrate le mandorle e mettete il liquido da parte, a questo punto infornate le mandorle per circa 30 minuti a 180° su una teglia foderata di carta forno.

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    Scaldate il liquido messo da parte in una pentola a fuoco basso con un’aggiunta di scorza di limone, unite la gelatina e mescolate accuratamente in modo che non vengano a formarsi dei grumi. A parte montate la panna liquida senza lattosio aiutandovi con una frusta e successivamente unitela al composto. Mescolate delicatamente, aggiungete un pizzico di amido di mais e quando il composto si sarà addensato versate in piccoli stampini di circa 4-5 cm di diametro. Ponete gli stampini a raffreddare in frigorifero per circa 5 ore.

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    Quando andrete a servire il vostro dessert immergete gli stampini in poca acqua calda per sformare la vostra crema e decoratene la superficie con le mandorle tritate e tostate.

    Curiosità

    Il biancomangiare è una preparazione particolarmente diffusa in tutta Italia ma tipica di tre regioni in particolare: la Valle d’Aosta, la Sardegna e la Sicilia. Simile ad un budino, servito notoriamente, secondo la ricetta siciliana, a temperatura ambiente e cosparso di granella di pistacchio, mandorle e cannella, questo dolce al cucchiaio sembra essere stato introdotto in Europa a seguito delle invasioni arabe all’inizio del Medioevo e con l’introduzione del riso e delle mandorle, all’incirca nello stesso periodo.

    Per molto tempo gli storici hanno visto in un piatto iraniano, l’antenato del biancomangiare occidentale. Tuttavia la sua origine culinaria si trova piuttosto in alcune tipologie di porridge ottenuti con carne macinata, latte animale o latte di mandorle e farina di grano o di riso.

    Questa ricetta si trova in un manoscritto anglo-normanno del XIV secolo con il nome di “maumenee” e in “Liber de Coquina” sotto quello di “mamonia”, accanto al “cibus albus” o mangiatore bianco, da cui si differenzia poco. Le uniche similitudini costanti con il porridge di carne a mantenersi nel tempo, saranno la mandorla e il colore bianco, tanto è che dall’inizio del XX secolo questo piatto continuerà ad esistere unicamente nella sua versione dolce.

    Ad oggi il biancomangiare, nonostante la sua ampia diffusione in Italia, viene notoriamente riconosciuto come un dessert al cucchiaio tipico della pasticceria Siciliana, soprattutto della contea di Modica e della valle del Platani dove conosce alcune varianti, come l’utilizzo del latte di mandorla al posto del latte vaccino, in particolare nella zona di Modica, oppure dell’aggiunta dell’amido di frumento e della scorza di limone nella zona del Platani.

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