Le proteine del latte, i sali minerali e le vitamine in esso contenuti, lo rendono un alimento completo e di qualità, dagli importanti valori nutrizionali e che aiuta l’organismo a sviluppare e a proteggere le ossa e i denti, favorisce la coagulazione del sangue e assicura benessere e la giusta energia a chi pratica sport. Il latte è il primo cibo con cui i bambini vengono nutriti e assicura loro la giusta quantità di minerali e vitamina D che servono a fissare il calcio nelle ossa, oltre che a migliorare il metabolismo.
È una bevanda ricca di proprietà, amata anche dagli adulti e viene spesso consigliata dal medico per la dieta quotidiana degli anziani in quanto ideale per la prevenzione dell’osteoporosi. Il latte è un prodotto di derivazione animale che contiene proteine, grassi, zuccheri e colesterolo. Gli esseri umani sono gli unici animali a consumare latte anche in età adulta, questo perché costituisce una fonte nutriente unica, oltre che essere indispensabile in cucina e impiegato in un’infinità di ricette sia dolci che salate.
Vediamo allora quali sono le varie tipologie di latte in commercio oggi e le rispettive caratteristiche. Al supermercato sono tantissime le confezioni di latte tra cui scegliere e non sempre è facile farsi un’idea immediata dei prodotti e della loro origine. Ovviamente differiscono per qualità e caratteristiche anche significative, quindi è utile essere ben informati. Scoprite con noi tante interessanti curiosità su calorie e valori nutrizionali del latte e guarderete con occhi diversi quel bicchiere bianco e saporito che siete abituati a bere la mattina. Pronti?
I VARI TIPI DI LATTE
Insieme ai suoi derivati, il latte è alla base della piramide alimentare, una tabella molto dettagliata che detta legge in fatto di sana nutrizione, distribuendo su scala giornaliera e settimanale gli alimenti e le dosi con cui questi devono essere consumati per trarne i giusti benefici. Bere latte fa bene perché questo prodotto naturale è un’indiscussa fonte nutrizionale di calcio, fosforo, proteine ad alto valore biologico e vitamine. Secondo una corretta alimentazione, il corpo umano ha bisogno di fare almeno 5 pasti al giorno, in almeno 3 di questi è possibile consumare del latte. Si tratta naturalmente della colazione o dei due spuntini (quello di metà mattina e quello del pomeriggio). Bere del latte al mattino vi darà la corretta energia per affrontare la giornata, mentre per gli spuntini vi permetterà di essere sazi senza arrivare all’ora del pranzo e della cena con molta fame. Accompagnato con dei biscotti e della frutta, il latte costituisce una colazione perfetta.
Tuttavia, è necessario sapere in quali quantità assumerne quotidianamente per soddisfare il fabbisogno di tutti i valori nutrizionali ma evitando allo stesso tempo un eccesso calorico, un apporto spropositato di colesterolo e uno squilibrio sugli acidi grassi.
Quando andate al supermercato vi trovate davanti a vari tipi di latte vaccino che sono diversi tra loro a seconda del contenuto di trigliceridi, grassi polinsaturi e monoinsaturi e colesterolo. Potete scegliere tra latte intero, latte parzialmente scremato e latte scremato ed è proprio la scrematura che regola l’apporto nutrizionale e l’apporto calorico che vi fa scegliere il latte più indicato per le vostre diete. Con la scrematura si riduce la quota lipidica e, di conseguenza, diminuiscono le calorie totali. Con la diminuzione dei lipidi complessivi, anche il contenuto di acidi grassi saturi varia sensibilmente, riducendosi e, oltre ai grassi energetici, si riduce di molto anche la quantità di colesterolo totale e di acidi grassi essenziali.
Se cercate un latte che sia molto nutriente, la scelta dovrà necessariamente ricadere sul latte intero. Questo latte, infatti, è sottoposto a un numero di processi industriali inferiore rispetto agli altri tipi di latte che, privati dei grassi, risultano garantire anche un diverso valore nutritivo generale dell’alimento. Il latte intero, infatti, non subisce il processo di centrifugazione, pertanto la sua composizione resta invariata rispetto a quella relativa al momento della mungitura e, per questo, il sapore del latte intero risulta anche più intenso. Nel latte intero la parte grassa resta del tutto invariata (risulta superiore al 3,5%), così come le altre caratteristiche del prodotto. Oltre a essere più nutriente, il latte intero è un alimento completo anche dal punto di vista organolettico. Le calorie del latte intero corrispondono a 64kcal per ogni 100 ml.
Il latte intero è una fonte ricca di proteine, grassi, carboidrati e sali minerali ed è, come già anticipato, un alimento che gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’organismo in tenera età, ma che si rivela importante anche per gli adulti: un’alimentazione in cui il latte e i suoi derivati sono presenti nelle giuste quantità, aiuta infatti il mantenimento della densità ossea, soprattutto in situazioni in cui l’apporto di calcio risulta indispensabile riducendo così anche il rischio di complicazioni. Nelle donne, ad esempio, il latte è importante durante la gravidanza e durante la fase di allattamento; negli anziani il consumo di latte aiuta l’assorbimento intestinale del calcio che, subendo un rallentamento fisiologico, favorisce l’insorgenza dell’osteoporosi.
L’unico processo industriale che il latte intero fresco subisce è la pastorizzazione. Proprio per questo motivo è una delle tipologie di latte più apprezzate per essere somministrate ai bambini, proprio perché al di là della pastorizzazione, che ne garantisce la sterilizzazione da eventuali microorganismi, risulta quello meno trattato e fonte di molte proprietà benefiche. Il latte pastorizzato viene riscaldato a una temperatura che oscilla tra i 70° e i 75° per meno di 1 minuto. Durante questo processo, la flora batterica patogena, quella cioè che può arrecare danni all’organismo e alla salute, viene eliminata del tutto, mentre viene mantenuta la carica saprofita. La pastorizzazione permette di mantenere intatta anche la digeribilità del latte e la sua completezza da un punto di vista nutrizionale.
Il latte parzialmente scemato e il latte scremato, invece subiscono il processo della scrematura che incide molto anche sul contenuto di calore dei due prodotti. Il processo di scrematura è semplicemente la scissione dal latte della panna, elemento che contiene il maggior numero di grassi e di conseguenza molto più calorico.
Nel latte parzialmente scremato si procede a una prima scrematura in cui la panna viene separata dal resto del prodotto, ma non completamente. Il latte parzialmente scremato possiede una percentuale di grassi che oscilla tra l’1,5% e il 2%. Oltre al minor contenuto di grassi, c’è da dire che un latte parzialmente scremato risulta più digeribile rispetto al latte intero e che, nonostante l’eliminazione dei grassi, mantiene intatto il gusto saporito. In un latte che abbia subito una parziale scrematura, il quantitativo di calorie si abbassa: ne troveremo, infatti, 46kcal ogni 100 ml.
Nel latte scremato, invece, la panna viene completamente eliminata. Con questo tipo di scrematura, però, anche la frazione lipidica subisce un drastico abbassamento con la conseguente riduzione anche del contenuto delle vitamine liposolubili, la vitamina D e la vitamina A. Il contenuto di calorie nel latte scremato si riduce a 36kcal per 100 ml.
Tuttavia, un tale processo non deve far pensare a un conseguente abbassamento del contenuto di calcio perché il quantitativo di questo minerale resta invariato. È importante precisare infatti che sia nel latte intero, sia nel latte parzialmente scremato che nel latte scremato sono presenti 1200 mg/l di questo importantissimo minerale che, come abbiamo già diffusamente spiegato, è indispensabile nella crescita e nel corretto mantenimento dell’organismo. Il calcio è fondamentale nella crescita dei bambini, ma anche in età adulta quando il corpo diventa più debole. Il calcio è importante per le ossa e per prevenire malattie come l’osteoporosi e il rachitismo.
È importante sottolineare che quando si parla di scrematura ci si riferisce a un trattamento fisico e non chimico, che permette semplicemente la separazione della componente grassa del prodotto da quella idrofila, non alterando in nessun modo la struttura dei globuli lipidici.
Il latte è costituito da moltissimi nutrienti che, interagendo fra loro e in presenza di acqua, mantengono l’equilibrio e garantiscono la consistenza liquida del prodotto. Per estrarre la componente lipidica dal latte intero, si ricorre alla tecnica detta “centrifugazione“, un processo industriale che avviene attraverso l’uso di macchinari altamente tecnologici e sicuri che sfruttano la forza centrifuga fino a un massimo di 6500 – 7000 giri al minuto, a una temperatura di 55°. In questo modo, l’acqua e i soluti idrofili possono essere separati dal grasso e dalle componenti lipofile.
Il latte scremato è un prodotto particolarmente indicato nelle diete in cui è necessario un controllo preciso dei grassi assunti o nelle diete di coloro che vogliono perdere peso. Oltre a essere particolarmente digeribile, il latte scremato consente di risparmiare circa 20 calorie ogni 100 ml ed è molto indicato anche per i soggetti diabetici. Naturalmente si dovrà provvedere a non inserire dolcificanti per rendere più gustoso il latte. Anche se il latte è già dolce di per sé, ci sono persone che tendono a dolcificarlo quando è presente il caffè. Se proprio non si può far a meno di zuccherare il caffè latte, provvedete a variare lo zucchero con del fruttosio, del miele o dello sciroppo di acero. Una dieta corretta deve prevedere inoltre l’assunzione controllata di cibi e bevande con pochi grassi, accompagnata da uno stile di vita sano e da fitness.
Il latte intero, quello parzialmente scremato e quello scremato si trovano in commercio anche in polvere. Per ottenere questo prodotto, il latte vaccino viene sottoposto a essiccazione, un processo che consente l’evaporazione completa dell’acqua e attraverso il quale si ottiene una polvere che viene sottoposta a un trattamento con il vapore che ne rende più facile la solubilizzazione in acqua. Il meno calorico è il latte in polvere ottenuto dal latte scremato. Visto che esistono diversi tipi di latte in polvere e la maggior parte di essi sono addizionati con polveri per migliorare le proprietà addensanti, è consigliabile, soprattutto per i celiaci, scegliere quello senza glutine. Il latte in polvere non è ricco di vitamine, ma è una fonte importante di calcio, potassio e fosforo.
Oltre alla distinzione dei vari tipi di latte in base alla scrematura, ricordiamo che esistono anche differenze tra latte fresco e latte a lunga conservazione (intero, parzialmente scremato e scremato). Questo prodotto viene sottoposto ad alte temperature (UHT – Ultra High Temperature) che servono a rendere più sicuro l’alimento, a sanitizzarlo distruggendo la carica microbica per permettere la lunga conservazione del prodotto. Tuttavia, proprio a seguito di questo processo, è possibile che vengano distrutte le vitamine del latte e che l’alimento risulti meno completo da un punto di vista nutrizionale.
Infine, va citato l’ormai diffusissimo latte vegetale. Consumato da tantissime persone, per ragioni etiche o di salute (intolleranza al lattosio o alto livello di colesterlo), il latte vegetale ha sostituito il latte vaccino sia come bevanda che nella preparazione di diverse ricette. I più amati sono il latte di riso, di mandorle e di soia, altamente digeribili e dolci.
Ogni tipo di informazione relativa all’apporto nutrizionale del latte deve, per legge, essere indicata sull’etichetta. Sulla confezione potrete trovare tutte le indicazioni in base al quantitativo di grassi, vitamine e soprattutto il rapporto con le calorie in base ai ml.
PRINCIPI NUTRITIVI DEL LATTE
È chiaro dunque che, nonostante il processo di scrematura completa o parziale, le calorie del latte di vacca non differiscono di molto in base ai vari tipi di prodotto. Il latte resta pertanto un alimento completo e indispensabile nella dieta quotidiana, insieme a tutti i suoi derivati. Tuttavia, la scrematura varia sensibilmente altre componenti nutrizionali che fanno parte della struttura del latte.
Ad esempio, la percentuale di vitamine resta molto alta nel latte intero, alta nel latte parzialmente scremato e bassa nel latte scremato. Anche il contenuto di colesterolo cambia: il latte intero ne assicura un valore massimo di 11 mg per 100 ml; si abbassa a 4 mg nel latte parzialmente scremato e arriva fino a 3 mg nello latte scremato.
Un discorso a parte, invece, riguarda i carboidrati. Infatti, il latte intero ne contiene meno rispetto ai tipi scremati. Per ogni 100 ml di prodotto il latte scremato ne contiene 5 g, il latte parzialmente scremato ne contiene 4,99 e il latte intero ne contiene 4,8 g.
Pertanto, se non avete particolari disturbi legati alla digeribilità del latte o se non dovete necessariamente seguire un regime alimentare restrittivo, il consiglio è quello di assumere latte intero o latte parzialmente scremato. Se non soffrite di problemi legati alla vostra salute, infatti, la scelta del latte diventa solo una questione di gusto personale. Al contrario, se le ultime analisi hanno rilevato una colesterolemia particolarmente elevata, il consiglio è quello di scegliere un prodotto parzialmente o totalmente scremato che vi aiuterà ad abbattere ulteriormente la quota di acidi grassi saturi e di colesterolo presenti nella dieta. Altrimenti potrete alternare un giorno con latte scremato e uno con latte parzialmente scremato, al fine di garantire sempre il fabbisogno energetico, ma cercando di controllare anche il colesterolo.
Un piccolo consiglio che riguarda la scelta del latte da inserire nella vostra dieta alimentare: se il vostro consumo quotidiano del latte si esaurisce al momento della colazione, potete assumerne una giusta quantità che varia dai 120 ml ai 220 ml e scegliere di gustare un buon latte fresco intero. Se vi piace gustare una buona tazza di latte al mattino e concedervi uno spuntino pomeridiano, magari con un frullato o una tazza di latte e cereali, potete scegliere il latte parzialmente scremato, molto indicato anche per chi, la sera, ama addormentarsi dopo aver bevuto un bicchiere di latte a temperatura ambiente che favorisce il sonno.
E per gli intolleranti al lattosio? Il latte delattosato è un prodotto che è stato modificato per via dell’impossibilità, da parte di alcuni, di metabolizzare il lattosio, ovvero lo zucchero maggiormente presente nel latte. La massa grassa che contiene lattosio viene, pertanto, scissa e questo procedimento provoca anche una drastica diminuzione delle calorie che rendono il latte delattosato non solo idoneo a un’alimentazione sana per chi presenta intolleranze alimentari o allergie, ma anche per chi segue una dieta dimagrante o vuole stare attento alla linea. Oltre al latte delattosato, in commercio ci sono ovviamente anche altri prodotti privi di lattosio come lo yogurt Zymil, leggero e delizioso, la panna, i formaggi, latticini, il burro e il gelato Zymil Carte d’Or, goloso e disponibile in tre gusti. I molti prodotti proposti da Zymil non vi faranno rimpiangere il latte intero, poiché mantiene tutte le caratteristiche proprie del latte, sia nel gusto che nella sostanza, rendendolo semplicemente più digeribile per le persone intolleranti.
Il lattosio, che in natura si trova soltanto nel latte, essendo prodotto dalle ghiandole mammifere, è impiegato però a livello industriale per la lavorazione di altri alimenti come salumi, pane e dolci vari.
Per quanto riguarda il latte di capra, a differenza di quello vaccino risulta particolarmente calorico. Presenta, infatti 75 kcal ogni 100 ml. Tuttavia, il latte di capra è particolarmente digeribile e possiede un alto valore biologico. Fornisce proteine, grassi, carboidrati, acqua, calcio, sodio, fosforo, potassio, ferro, magnesio, zinco, vitamina B6, B1, B3, B2 e vitamina D.
Particolarmente calorico è il latte di pecora, che fornisce 108 kcal ogni 100 ml di latte; come anche il latte di bufala con cui si produce la famosa mozzarella di bufala, che contiene meno acqua rispetto al latte vaccino e, per questo, contiene più grassi, più proteine e anche una maggiore quantità di calcio e sali minerali. Da un punto di vista calorico, è anch’esso un prodotto che apporta un quantitativo elevato di calorie.
Se siete in contatto con produttori diretti di latte, ricordate sempre, benché debbano pastorizzare il latte secondo i dettami e le norme di igiene, di bollire il latte prima di consumarlo. Sarà un’azione preventiva con il quale vedrete sicuramente emergere in superficie della gustosa panna.